Immagini eterne. L'arte nell'antico Egitto

Immagini eterne | L'arte nell'antico Egitto

dal 01 mar 2024 al 31 dic 2024
Mostra temporanea / Per tutti

La piccola esposizione offre una presentazione dell’arte egizia e delle sue specificità, attraverso una selezione di reperti della collezione civica. Il percorso espositivo, seppur ridotto, consente al visitatore non solo di apprezzare manufatti di grande fascino ma anche di penetrare nella civiltà che li ha concepiti e realizzati.

Il 1° marzo 2024 apre al pubblico la mostra “Immagini Eterne. L’arte nell’antico Egitto” allestita presso il Civico Museo Archeologico.

L’antico Egitto ha fondato la propria esistenza sulle immagini. Sculture, rilievi e pitture destinate a onorare gli dèi nei templi o a garantire una vita nell’Aldilà agli uomini, sono giunti fino a noi perché pensate per l’eternità. Queste immagini sono vivide testimonianze della civiltà che le ha prodotte, una società basata su un’organizzazione statale al cui capo era il faraone, garante della giustizia e di un ordine che si basava sulla collaborazione fra uomini e dèi per la sopravvivenza del cosmo.

L’arte dell’antico Egitto ha esercitato per secoli, e possiede tuttora, un fascino straordinario perché ci lascia intravedere, attraverso forme che ci attraggono per la loro grande bellezza, questo anelito di eternità. Tali immagini sono immediatamente riconoscibili, perché espressione di un canone artistico preciso, profondamente legato alla visione del mondo, dell’umano e del divino della civiltà egizia. 

La piccola esposizione allestita in una sala del Civico Museo Archeologico intende offrire una presentazione dell’arte egizia e delle sue specificità, attraverso una selezione di reperti della collezione civica, che comprende modelli per scultore, statue in pietra e in bronzo, frammenti di dipinti e sculture lignee. Il percorso espositivo, seppur ridotto, consente al visitatore non solo di apprezzare manufatti di grande fascino ma anche di penetrare nella civiltà che li ha concepiti e realizzati. 

Mostra a cura di Sabrina Ceruti.