Statua di Amenemhat III

Statua di Amenemhat III

La statua regale raffigura il faraone Amenemhat III, sovrano della XII dinastia (a. 1853-1805 a.C.) seduto in trono e proviene dagli scavi effettuati da Achille Vogliano a Medînet Mâdi, nella regione del Fayum. 

Nelgli anni ‘30 del secolo scorso, Achille Vogliano, papirologo dell’Università Statale (allora regia) di Milano, intraprese nel Fayum una serie di campagne di scavo alla ricerca prevalentemente di papiri. Compì scavi a Tebtynis e poi a Medinet Madi, dove fece un’importante scoperta. Riportò alla luce il più antico tempio araonico dedicata alla triade composta dalla dea Renenutet, dea cobra legata al raccolto, Sobek, dio coccodrillo patrono della regione, e a Horus. E insieme alle decorazioni architettoniche e a numeroso materiale votivo, tra le macerie del tempio fu rinvenuta anche la statua del faraone Amenemhat III, fondatore del templio stesso, ampliato poi in epoca tolemaica, quando la dea Renenutet fu denominata in greco Thermutis e poi identificata con Iside. 

Il sovrano è seduto su un trono cubico e indossa il nemes, tipico copricapo reale; sulle ginocchia sono probabilmente i resti di una piccola teca entro cui era un'immagine della dea del tempio, la dea-cobra Renenutet; sul trono, ai lati delle gambe, si leggono i cartigli con il nome del faraone.  

XII dinastia, ca. 1853-1805 a.C. 

Curiosità: il nome "Fayyum" trae le sue origini dal termine geroglifico "Bayoum" che significa "il mare", oggi un grande lago dell'entroterra. In realtà questa non è una vera e propria oasi, in quanto dipende dall'acqua del Nilo e non da sorgenti sotterranee.  

Bibliografia: S. Ceruti, L’antico Egitto nel Castello Sforzesco di Milano. Opere scelte dalle Civiche Raccolte Archeologiche, Milano 2010