Balsamario in vetro

Balsamario in vetro

Materiale: vetro

Provenienza: da Acco (Israele)

Dimensioni: altezza 6,4 cm

N. Inventario: A 0.9.36666

Questo piccolo vasetto portaunguenti è stato rinvenuto negli scavi condotti ad Acco dalla Missione Archeologica Italiana operante a Caesarea Maritima.

A partire dal VI-VI secolo la costa levantina, e in particolare la Fenicia, vede il proliferare di artigiani vetrai, in grado di continuare una tecnologia che affonda le sue origini nella Mesopotamia del III millennio.

Questo unguentario risalente ai primi secoli prima di Cristo è stato prodotto con la più antica tecnica di modellazione del vetro, quella su nucleo friabile. Il vetraio modella un nucleo con una mistura di argilla e sterco e lo applica all'estremità di una canna metallica non cava. Immerge il nucleo nel crogiolo del vetro incandescente, che aderisce intorno al nucleo. Le ridotte dimensioni degli oggetti permettevano l'immersione del nucleo anche in crogioli molto piccoli. Quindi il vetraio decora la parete esterna con filamenti vitrei di colore differente, eventualmente muovendoli poi con uno strumento a formare dei festoni. Se previsto applicava anche le anse. Una volta concluso il procedimento, il nucleo veniva estratto con facilità.

Il colore naturale del vetro è l’azzurro, o l’azzurro verdastro. Gli altri colori che formano la vivace decorazione a fili si ottengono unendo ai vari componenti (silicato, calcio e sodio) ossidi metallici e minerali.