Hacking monuments
Il programma Hacking Monuments, curato da Simona Da Pozzo per Ex-voto Radical Public Culture, indaga i monumenti scultorei e la loro fruizione attraverso le azioni di hackeraggio di cui sono spesso protagonisti. Realtà come Green Peace ri-semantizzano regolarmente i monumenti: modalità condivisa da attivisti odierni, artisti contemporanei, ma anche dai cittadini del passato. Le storie dei monumenti milanesi evidenziano infatti come questi atti di risignificazione attraversino la storia. L'hackeraggio dei monumenti viene afffrontato, nell'arco dei dieci incontri, come un possibile strumento di emersione di istanze e di statements civici, come spazio di confronto, riappropriazione e trasformazione della dimensione pubblica. Il programma si articola in 4 tavole rotonde e 5 workshop. A modo di incipit, apre la serie di incontri l'inaugurazione dell'installazione relazionale di Simona Da Pozzo, a cura di Pietro Gaglianò.
Crediti
A cura di: Simona Da Pozzo e Pietro Gaglianò
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Aggiornato il: 20/03/2020