Milano in Egitto

Mostra Milano in Egitto

dal 07 mag 2017 al 13 mag 2018
Mostra temporanea / Per tutti

Gli scavi di Achille Vogliano a Tebtynis e Medînet Mâdi” in cui sono state esposte opere provenienti dalle due importanti località del Fayum (Egitto) indagate dal famoso papirologo milanese.

Dal 17 maggio 2017 al 13 maggio 2018 presso il Civico Museo Archeologico di Milano è stata aperta al pubblico la mostra archeologica “Milano in Egitto. Gli scavi di Achille Vogliano a Tebtynis e Medînet Mâdi” in cui sono state esposte opere provenienti dalle due importanti località del Fayum (Egitto) indagate dal famoso papirologo milanese. 

Il 16 maggio alle ore 18:00 al Museo Archeologico si inaugura la mostra Milano in Egitto - Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum e sarà aperta al pubblico fino al 13 maggio 2018. L’esposizione presenta le scoperte compiute negli anni Trenta del ‘900 da Achille Vogliano, papirologo e professore dell’Università di Milano, in Egitto.   

Le campagne di scavo da lui condotte grazie al supporto del Comune di Milano nel Fayum, hanno incrementato notevolmente la conoscenza di quest’area e arricchito la collezione milanese di diversi reperti provenienti dai siti di Tebtynis e Medînet Mâdi.  

Tebtynis sono stati rinvenuti principalmente oggetti di vita quotidiana di cui un nucleo consistente è stato donato al Comune di Milano e papiri, oggi parte della collezione del Centro Papirologico dell’Università di Milano che in occasione dell’esposizione ne ha concesso in prestito alcuni esemplari; questi materiali ci restituiscono un’immagine vivida della vita di un villaggio egizio di età greco-romana.   

Medînet Mâdi Vogliano scoprì un importantissimo tempio di Medio Regno (XIX sec. a.C.) dedicato alla dea-cobra Renenutet e al dio-coccodrillo Sobek, ingrandito in epoca greco-romana come tempio dedicato ad Iside-Thermutis. I reperti, principalmente statue e stele che da questo sito Vogliano fece pervenire a Milano in parte come calchi sono notevoli per unicità, per lavorazione e per il loro significato storico-religioso. Si segnalano la statua del fondatore del tempio, il faraone Amenemhat III (ca. XIX secolo a.C.), alcune stele votive, statue (fra cui tre leoni accucciati e una testa regale di sfinge monumentale) e alcuni elementi architettonici. Tali materiali sono al momento ancora pressoché ignoti al pubblico, non essendo esposti nella collezione permanente.  

Grazie al materiale di proprietà civica proveniente dal tempio da lui ritrovato a Medînet Mâdi e dal villaggio di Tebtynis, la mostra si ripercorre l’evoluzione della cultura egizia nel periodo greco-romano, evidenziandone il carattere multietnico e la riuscita integrazione di culture diverse.  

La mostra, che si avvale anche della documentazione fotografica degli scavi conservata presso la Civica Biblioteca Archeologica è frutto della collaborazione tra il Civico Museo Archeologico di Milano, il centro papirologico “Achille Vogliano” dell’Università Statale di Milano e la cattedra di Egittologia dell’Università di Pisa, che ha continuato l’indagine archeologica e la valorizzazione del sito di Medînet Mâdi iniziata da Vogliano. 

Il catalogo della mostra, Milano in Egitto - Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum (€ 14,90) è edito da Nomos Edizioni.